giovedì 13 agosto 2009

La saga continua

Eccola qui la contromossa del motore di ricerca più utilizzato del web in risposta ai recenti colpi sferrati da Microsoft: Caffeine, il progetto che migliorerà il lavoro di Google facendo in modo che quest'ultimo restituisca per ogni ricerca un numero molto più ampio di risultati in tempi nettamente più rapidi e trovando risposte più precise e fedeli alle richieste degli utenti. I creatori di Caffeine affermano di star lavorando al programma da mesi e che il fatto di averlo reso noto solo ora non abbia niente a che fare con i recenti sviluppi dei concorrenti, ma come possiamo credere che gli ultimi accordi Bing-Yahoo e Facebook-FriendFeed non li abbiano preoccupati neanche un pò? Infatti sempre in questi giorni rimbalza sul web anche la notizia che FriendFeed, un social network poco diffuso qui in Italia ma che attira un vasto pubblico di utenti negli Stati Uniti, sia stato acquistato dal più noto Facebook. Il primo sembra essere una via di mezzo tra il suo nuovo acquirente e Twitter, però è considerato una loro versione più sofisticata e più "colta", di nicchia e non di massa. Oltre alla possibilità di collegarsi con i propri amici, permette di organizzare in un unico flusso tutti gli aggiornamenti dei vari servizi on-line a cui si è iscritti e molti lo stanno già utilizzando come strumento d'informazione per diffondere notizie in tempo reale.
Pare quindi che il recente acquisto di Facebook non sia solo un tentativo di lotta nei confronti di Twitter ma che si tratti di un altra mossa fatta per colpire direttamente Google, visto che tra i maggiori azionisti di Facebook c'è sempre lei, la Microsoft. Se poi si tiene in considerazione il fatto che i fondatori di FriendFeed sono ex-dipendenti Google il quadro è completo e a questo punto diventa molto difficle pensare che il lancio di Caffeine non sia una risposta a tutto ciò.
La saga continua, da una parte il colosso Google e dall'altra ogni possibile tentativo di sottrargli una vasta percentuale di utenti. La battaglia economica ormai va giocata in rete, visto che sono sempre di più i servizi on-line su cui ogni giorno perdiamo gran parte del nostro tempo. Internet ci assorbe il più possibile, ormai chattare in rete con amici o controllare cosa fanno tramite l'aggiornamento delle loro pagine web sta diventando una delle nostre occupazioni e dipendenze principali. Proprio qualche giorno fa in un articolo del New York Times veniva affermato come negli Stati Uniti la priorità mattutina appena alzati non sia più caffè e colazione ma il controllo della posta elettronica, del cellulare, di Facebook e degli amici collegati in quel momento. Nell'era di Internet lo scopo è aggiudicarsi il tempo dell'utente tramite servizi sempre più nuovi e veloci; la guerra ormai si svolge sul web e i grandi della rete e dell'informazione si stanno adeguando.

mercoledì 12 agosto 2009

Notizie sì, notizie no

Anche oggi, come ormai da mesi, i nostri principali quotidiani riportano le dichiarazioni del premier italiano che perde le staffe e accusa i giornalisti di violare la sua privacy. Motivo: foto scattate a lui e suoi familiari che sarebbero poi servite a creare articoli per documentare il suo relax e divertimento sotto il caldo sole d'agosto. A quanto pare non siamo gli unici ad esser stanchi di sentir parlare delle sue feste ma anche Berlusconi stesso non gradisce e mentre sottoscrive querele sbotta nuovamente in difesa della sua vita privata definendola come qualcosa che ormai va salvaguardata con emergenza.
Strano, forse non erano queste le notizie leggere ed estive a cui lui stesso si riferiva qualche giorno fa quando tra le righe aveva invitato i giornalisti ad occuparsi di altro, dopo essersi accorto che telegiornali che propongono "notizie negative" giudicate anti-governative possono mostrare la realtà di un'Italia non così felice e sorridente come lui sembra voler far apparire. Quindi, per mantenere alto il morale del pubblico meglio non insistere con servizi su episodi che segnalano la crisi, i problemi e situazioni di malcontento ma infarcire quotidiani e telegiornali delle solite notizie, apparentemente allegre, che ormai da anni ci vengono propinate ogni estate: il locale più in voga della riviera, la dieta contro il caldo, le mete preferite per le vacanze, i nuovi amori dei vip nati durante il soggiorno marittimo, ecc. E allora quali foto migliori di quelle del Presidente del Consiglio in ferie rispecchiano questo clima felice e vacanziero? D'altronde è stata la stessa Barbara Berlusconi, in un'intervista rilasciata poco meno di due settimana fa, a dichiarare che un uomo politico non può permettersi di tenere separate vita pubblica e vita privata, lasciando quest'ultima lontano dai riflettori. Eppure suo padre non sembra dello stesso parere, mentre da un lato ci invita ad interessarci ad argomenti futili e di dubbio gusto dall'altra ci rimprovera e minaccia se lo facciamo entrare in prima persona nella cultura del gossip che lui stesso propone. Si vede che le foto del suo viso sorridente e le sue battutine che sorvolano i problemi odierni fanno comodo solo durante la campagna elettorale, dopo è lecito appellarsi alla violazione della privacy o agguerrirsi contro un giornalismo che contrasta il governo se iniziano a comparire sui quotidiani immagini scomode su di lui o che documentano situazioni drammatiche del nostro Paese che non riescono proprio a venir contagiate dal suo ottimismo.
Quindi quale tipo di informazione giornalistica ideale ci propone il premier? Quella che non gli rivolge domande scomode ed evita di esercitare così il proprio diritto alla libertà di stampa? Quella a cui lui tenta di mettere il bavaglio non facendola parlare nè di sè nè delle sue attività governative, se non eventualmente per elogiarne i possibili meriti? E se casualmente ci trovassimo in un periodo di scandali e demeriti a suo sfavore? Allora meglio oscurare la verità al pubblico nascondendo gli episodi fastidiosi sotto i nuovi parei nei colori moda dell'estate, in attesa di notizie più positive.

mercoledì 5 agosto 2009

RSS

Ecco un video che chiarisce il funzionamento degli RSS in maniera molto semplice, divertente e comprensibile a tutti, anche a chi, come me, aveva le idee confuse sull'argomento...