martedì 28 aprile 2009

GMD 2009

Anche quest'anno Bologna offre il suo speciale contributo alla Giornata Mondiale della Danza, indetta dall'Unesco nel 1982. L'evento è ideato e organizzato dalla scuola di danza Selene Centro Studi con la collaborazione di tutti gli artisti, scuole e coreografi del capoluogo che si occupano di danza.
Il giorno prescelto è il 29 aprile in onore della nascita di Jean George Noverre, il danzatore francese considerato il creatore del balletto moderno grazie alle sue idee riformatrici sulla danza, il cui scopo era mettere in primo piano l'espressività e la naturalità di una coreografia piuttosto che i virtuosismi tecnici.
Durante la mattinata la danza entrerà nelle scuole; il pomeriggio invece, dalle 17 alle 20, sarà dedicato a coreografie urbane che si svolgeranno nelle strade e nelle piazze del centro storico della città. L'appuntamento serale e conclusivo della giornata si svolgerà al Museo d'Arte Moderna MAMbo, dove alle 21 e alle 22.30 verranno mostrate performances multimediali tra danza, arte e musica.
Per maggiori informazioni sull'evento e per conoscere nel dettaglio luoghi e orari dei singoli momenti danzanti attraverso le vie di Bologna: www.ekodanza.it/GMD09/GMD09.html

NdR: da allieva del Selene Centro Studi non potevo non segnalare a tutti l'importanza della giornata di domani. E' stato interessante notare come ciò sia stato abbastanza pubblicizzato sul web in diversi siti non solo inerenti alla danza, in giro per la città attraverso inviti e volantini e come, al contrario, sulle pagine di Repubblica e de Il Resto del Carlino di stamattina i settori dedicati agli avvenimenti di Bologna non hanno riportato nemmeno un trafiletto...

giovedì 23 aprile 2009

Iniziamo...

Prima lezione di informatica applicata al giornalismo.

Prof.: "Dovete aprire un blog." Bene, eccomi qua. Ammetto che l''idea non mi entusiasma, in fondo se non l'ho già fatto di mia spontanea volontà è proprio perchè la cosa ancora non mi interessava particolarmente, ma sapevo dell'esistenza di questo esame da ancor prima di iniziare la specialistica di Giornalismo e nonostante ciò l'ho scelta comunque, fiduciosa del fatto che non sarebbe stato poi niente di così terribile. Il prof. stesso ha detto che all'inizio non ci piacerà e per il momento non posso dargli torto quindi non mi preoccupo più di tanto, devo giusto riuscire a portare il baricentro del mio amore-odio per la tecnologia più verso l'amore che verso la direzione opposta in modo da gestire il tutto in maniera decente sfruttando tutte le possibilità che la rete mi offre. In fondo anch'io come tutti faccio uso quotidiano della tecnologia, dal telefono cellulare a Internet, e in un mondo dove tutto corre, la comunicazione particolarmente, non posso pensare di voler rimanere indietro. Già le prospettive di un eventuale futuro impiego in campo giornalistico-editoriale sono limitate, figuriamoci se poi non siamo in grado di adattarci ai cambiamenti, che per altro sono già in atto da anni.
Ormai quasi tutti i quotidiani hanno la loro versione on-line e un vasto pubblico di lettori sembra apprezzare e usufruirne con una certa regolarità. D'altronde in un mondo che ha sempre meno tempo Internet diventa il mezzo ideale per velocizzare tutte le nostre ricerche e letture in maniera comoda, economica e con vantaggi ulteriori rispetto alla carta stampata, per esempio attraverso la possibilità di lasciare commenti, seguire link per approfondire determinate notizie o comparare più articoli di diversa provenienza. Il giornalista è costretto ad adattarsi, a venire in contro alle esigenze del lettore modificando in funzione di quest'ultimo la sua professione e il suo modo di scrivere. La figura dell'inviato tradizionale sembra quasi scomparire di fronte alla velocità di televisione e Internet che rendono possibile l'aggiornamento delle notizie in tempi immediati.

Prof.: "L'editoria è in crisi perchè ancora troppo legata alla fisicità della carta stampata." Senza dubbio tutto ormai si sta spostando sul web, il mestiere del giornalista sta cambiando e si lega sempre più al pc e ad altri oggetti tecnologici che permettono di ridurre i tempi e ampliare gli approfondimenti. Rimane il problema della verifica delle fonti, essendo Internet un immenso contenitore di notizie a volte incerte o non facilmente controllabili.
Personalmente mi sento ancora molto legata al giornale cartaceo per quanto riguarda la lettura di notizie quotidiane; il mio utilizzo del giornale on-line si limita all'approfondimento di alcuni dettagli. Forse ho semplicemente più tempo da perdere per leggere un intero quotidiano di chi invece consulta notizie on-line con maggior velocità, o forse sfrutto ancora in maniera limitata tutte le risorse di cui potrei usufruire in rete.

Prof.:"Scrivere su Internet è difficilissimo."
Sì, me ne sono accorta.